
La Commissione UE offre un nuovo pacchetto di proposte
2025-03-10 23:42
Le nuove riforme della CSRD e della tassonomia UE ridurranno la complessità della rendicontazione mantenendo la trasparenza. L'80% delle aziende non rientrerà più nella CSRD, concentrando gli obblighi sulle aziende più grandi. Le scadenze per la rendicontazione saranno posticipate al 2028, alleggerendo gli oneri di conformità. La rendicontazione della tassonomia UE sarà limitata alle aziende più grandi, sebbene la rendicontazione volontaria rimanga disponibile. Le aziende possono anche rendicontare attività parzialmente allineate per incoraggiare sforzi graduali di sostenibilità. Le modifiche principali includono una riduzione del 70% nei modelli di rendicontazione, una soglia di materialità finanziaria e criteri DNSH semplificati per la prevenzione dell'inquinamento. Le banche vedranno anche aggiustamenti nei calcoli del Green Asset Ratio (GAR) per escludere le aziende più piccole dai loro report.
Le regole di due diligence saranno semplificate, in particolare per le PMI. Le aziende ora si concentreranno sui partner commerciali diretti anziché su intere catene di fornitura e i cicli di monitoraggio passeranno da annuali a ogni cinque anni, con controlli aggiuntivi solo quando necessario. Le PMI dovranno far fronte a meno richieste di condivisione dei dati, riducendo gli oneri di conformità a cascata. Il quadro sarà inoltre più armonizzato in tutta l'UE e, mentre le condizioni di responsabilità civile vengono rimosse, i diritti delle vittime al pieno risarcimento rimangono protetti. Le aziende più grandi hanno ora tempo fino a luglio 2028 per conformarsi, con linee guida che saranno introdotte entro il 2026.
Le PMI e gli importatori individuali saranno esentati dal CBAM, eliminando la conformità per 182.000 importatori, pur continuando a coprire il 99% delle emissioni attraverso una soglia annuale di 50 tonnellate. Per le aziende ancora nell'ambito, la rendicontazione e i calcoli delle emissioni saranno semplificati, rendendo più facile la conformità. Saranno inoltre introdotte misure antielusione più severe. Questi aggiornamenti anticipano un'espansione pianificata del CBAM nel 2026, che estenderà la copertura a più settori e beni a valle.
Le riforme per investire nell'UE, nell'EFSI e nei programmi legacy ottimizzeranno i fondi esistenti, sbloccando 50 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati per competitività, innovazione e sostenibilità. Gli Stati membri troveranno più facile contribuire e i requisiti amministrativi per le PMI, gli intermediari finanziari e i partner esecutivi saranno semplificati, generando 350 milioni di euro di risparmi sui costi.
Le proposte legislative passeranno ora al Parlamento europeo e al Consiglio per l'approvazione. Le modifiche a CSRD, CSDDD e CBAM entreranno in vigore una volta raggiunto un accordo e pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'UE. La Commissione sollecita un trattamento prioritario per il pacchetto omnibus, in particolare il rinvio di alcuni requisiti di informativa CSRD e la scadenza per il recepimento di CSDDD, per rispondere alle preoccupazioni delle parti interessate.
Il progetto di atto delegato ai sensi del regolamento sulla tassonomia sarà adottato dopo il riscontro pubblico e sarà applicato al termine del periodo di esame da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.
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